• Cura del piede a Terni

    Cura del piede a Terni

    Gli specialisti nella cura del piede

    La cura del piede a Terni nasce dalla convinzione che la salute e il benessere dipenda da quest’organo. Un’ampia gamma di servizi qualificati è offerta dai podologi dello studio tecnico per contribuire al benessere dei pazienti.

    Addio alle verruche plantari, quelle protuberanze cutanee che possono essere molto dolorose e fastidiose. La diagnosi per le verruche è piuttosto semplice, basterà un esame medico da parte dei professionisti per diagnosticarne la presenza, che a volte se troppo piccola, può essere confusa con un callo o un durone.

    Nella maggior parte dei casi le verruche plantari si auto risolvono, ma potrebbe essere utile una terapia farmacologica qualora la negatività della lesione inizi ad inficiare la vita del paziente. Le terapie consigliate saranno diverse secondo l’entità del problema e potranno variare dalla semplice applicazione di creme a base di acido salicilico, tricloroacetico ecc., alla rimozione chirurgica. La scelta più opportuna per la cura di questo problema sarà valutata dai professionisti tenendo in considerazione profondità, numero ed estensione.

    Lo studio podologico si occupa inoltre di:

      - trattamento del piede geriatrico,

      - trattamento del piede diabetico,

      - trattamento del piede cavo,

      - trattamento del piede piatto

      • Piede geriatrico e diabetico

        Il problema del piede geriatrico, non è da sottovalutare.

        Il processo d’invecchiamento, infatti, colpisce tutti gli organi, piede compreso.

        Il dolore nei pazienti anziani, dovuto ad alterazioni funzionali e strutturali a carico del piede e della caviglia, può portare a gradi differenti di disabilità. I problemi dovuti alla vecchiaia possono essere aggravati dalla caduta, evento che si verifica spesso e porta con sé diverse complicanze, non solo, nel trattamento del piede geriatrico sono anche da annoverare fascite plantare, alluce valgo metatarsalagia ecc., infiammazioni che possono causare dolore.

        Il ruolo del Dott. Roberto Capolunghiè quello di prevenire, rallentare ed evitare il progredire di queste problematiche. Dopo un’accurata analisi del paziente con visita podologica ed eventuali esami, il podologo provvederà a suggerire il trattamento adatto o a prendere il calco del piede del paziente per confezionare plantari su misura.


        Altra patologia che può colpire i pazienti e che si è considerata complicanza invalidante dell’iperglicemia è il piede diabetico. Il piede diabetico deve essere necessariamente monitorato e sottoposto a una scrupolosa igiene perché a lungo andare, potrebbe portare a ulcere, piaghe sanguinanti ed infezioni.

        Rivolgendosi allo studio tecnico podologico per la cura del piede a Terni, Narni, Amelia, Acquasparta, Orvieto, Spoleto, Norcia, Cascia, Todi, Orte e Rieti, ci sarà la possibilità di eseguire una serie di esami come anamnesi ed esame fisico, test della sensibilità dei piedi e esame della circolazione degli arti inferiori. Una volta stabilità la gravità si passerà alla consulenza di una terapia con il supporto di diabetologi e chirurgi.

        Rivolgersi allo studio podologico in anticipo, sarà sempre la scelta migliore per aiutare a prevenire il problema. 

      • Piede piatto e cavo

        Lo studio de la cura del piede a Terni si occupa anche delle malformazioni congenite o acquisite, lo staff è specialista nel fornire soluzioni per il piede cavo e piatto. Il cosiddetto piede cavo, è considerato come una deformità acquisita o congenita, e consiste nell’accentuazione della volta plantare. In base alla gravità della deformità gli specialisti consiglieranno un trattamento fisioterapico, ortesico o chirurgico.

        Il piede piatto, invece, è un’altra alterazione di tipo morfologico del piede che consiste nella riduzione della volta plantare e che può portare anche ad un estremo appiattimento. Questo disturbo può verificarsi con dolori alle gambe, mal di schiena. I gradi della malformazione possono essere diversi e solo nelle prima fasi è sufficiente l’utilizzo di un plantare. Nelle fasi più estreme il podologo deve intervenire a livello chirurgico per risolvere il problema e ridare sollievo al paziente.